15/06/11

SENZA TEMPO

Attimi rubati.
Ritagli di tempo.
Brevi momenti.
"Impossibile viversi a pezzi"
è quel che potrebbe sembrare.
"Possibile render unici questi istanti"
è quel che ci sentiamo di fare.

20/09/10

ATTESA.

La fermata del tram.
Il risultato di un esame.
Un pacco postale.
La telefonata di un’amica.
Sempre sul ciglio, in perpetua attesa, sete di risposta.
Mille ipotesi ti riempiono la mente,
costruisci già un futuro che non sai e
inventi il modo di viverci dentro.
Ma in cuor tuo speri
in un’altra opposta realtà.

29/06/10

MATTINO

E' mattino.
Il tuo corpo giace nudo e inerme accanto al mio,
la tua mente è ancora lontana dal nuovo giorno che inizia.
Qualche attimo prima del risveglio
un leggero alito di vento carezza la tua pelle
e ti fa arricciare il naso infastidito...
muovi poco il viso verso di me,
ti sfioro con il mio respiro e
i tuoi occhi finalmente si schiudono
accogliendo i miei.
Sorridi,
perchè senza parlare ci siamo già detti "Ti amo".

22/05/10

INERME.

Ho creduto in qualcosa che non era.
Ho tentato di salvare quel che restava.
Ho sperato.
Tu hai accettato, senza reagire.
Forse lo stavi aspettando.

11/05/10

UNA SERA. IERI SERA.

E’ notte ma gli occhi non si chiudono,
vaga la mente a quel passato che non potrà più tornare.
Tutto è cambiato, è bastato un istante.
La strada è sconosciuta, sulle spalle un carico pesante.
Fermati e riposa.
Non devi sbagliare il passo, potresti cadere.

Niente è più come prima,
anche se ora tu decidessi di tornare indietro.

PROIBITA FANTASIA

Se stanotte sognerai di noi,
non aprire gli occhi per tornare alla realtà
ma lascia che questa proibita fantasia
ti accompagni fino a domani...
voglio stare lì nei tuoi pensieri
e svegliarmi domattina ancora accanto a te...

10/05/10

UN ATTIMO COME L'ETERNITA'.

I tuoi occhi dentro ai miei
ti sento invadere il mio io,
inerme davanti al tuo sguardo.
Non riesco a muovere un passo,
sono come inchiodata a terra.
Soffoco e tremo allo stesso tempo.
Suoni ovattati, colori accentuati, razionalità inesistente.
Inavvertitamente mi sfiori la mano e il fuoco mi pervade.
Non riesco a spiegare.
E’ stato un attimo ma sembrava l’eternità.

CON LORO

Mi urli in faccia il tuo rancore,
pur senza proferire parola.
Fingi di aver scordato chi ero,
e sembri essere in quel posto da sempre.

Rido di te
perché non sai che io sono ancora con loro.

29/03/10

COME UNA SIGARETTA

Fuoco di un attimo.
Pian piano si consuma tra le tue dita
e dissolve nell'aria un odore conosciuto...
parole che si fanno cenere di un sogno
al centro di un tavolino colmo di calici vuoti...
quasi spenta,
ultimo grigio respiro prima della fine.

15/03/10

POTREI, DOVREI.

Potrei essere felice,
stai dicendo che sistemerai tutto.
Potrei essere felice,
stai dicendo che resterai.
Potrei essere felice,
stai dicendo che saremo noi.

Dovrei essere felice
e non avere paura.

04/03/10

UN VASO ROTTO

Era il mio vaso preferito.
Così rotondo, sinuoso, perfetto.
Era indispensabile facesse parte
del nostro futuro domestico.
L’ho usato per piangervi lacrime,
per osservarne gli splendidi colori,
per bere della sua acqua,
per accarezzarne la ruvida superficie.
Quando è caduto la prima volta ho rimesso insieme i pezzi,
ho cercato di recuperare come meglio potevo,
volevo ricordarlo com’era prima,
cieca a quelle crepe sistemate in qualche modo.
“Non si vedrà nemmeno” ripetevo tra me e me.
Ma ora è difficile continuare a fingere…
l’hai gettato a terra incurante delle conseguenze,
ne hai infangato il valore,
gli hai tolto perfezione e rotondità.
Non ci sono più crepe,
ma solo cocci.

Questo vaso non potrà mai esser parte di casa nostra.

08/02/10

SIAMO CAMBIATI

Molte notti sono passate
dal tempo in cui non riuscivi che a dire poche parole..
Gli occhi che fuggivano,
quei baci sfiorati che duravano un attimo,
le conversazioni vaghe e raramente personali…
A volte penso a quanto ci siamo respinti,
con il timore di cadere vittime dell’altro.
Incoscienti abbiamo rischiato di perderci.
Ora ci regaliamo momenti speciali, gesti unici e parole preziose.
Siamo qui,
vestiti da finti adulti e con il cuore sincero di bambini.

01/02/10

DUE FACCE DI TE

Ti trattengo solo per il tempo in cui sei reale,
poi sembri svanire, nasconderti dietro rituali parole.

Ti osservo vivere in un mondo parallelo,
di esso traspare solo quel che a tratti colgo con insistenza.

Le tue frasi sussurrate descrivono grandi emozioni
ma la paura che non possano concretizzarsi fa tremare ogni mia sicurezza.

Sei qui ma nello stesso tempo altrove. Lasciati prendere.

SFIDA FINITA IN PARITA'

Non sono servite parole per esprimere
quel che gli occhi già avevano detto.
E’ bastato un secondo ed eravate entrambi nel vortice.
“Giochiamo” e la sfida è iniziata.
C’erano molti spettatori, qualcuno cercava sicure scommesse
ma la tacita condizione era non scendere in campo.
Così la partita ve la siete giocati da soli,
lontano dalle luci, al solo suono delle vostre voci.
Il rituale di ogni vincita settimanale prevede che,
appena terminato l’incontro,
lui rida di te e della tua sconfitta dentro lo spogliatoio.
Ma questa è solo la cronaca ufficiale,
stavolta non ci sono testimoni a favore,
solo voi due sapete che la partita è finita in parità.
Ed è per questo che lui si ricorderà di te
più che di ogni altra squadra avversaria.

20/11/09

NEBBIA. AL DI LA' DEL LAGO.

Semplici gocce a mezz’aria,
che ancora non hanno deciso
se avvicinarsi per inumidirti la pelle o
risalire come nuvola per osservarti da lontano.
A tratti così fitte e dense che sembrano reali,
a volte così impercettibili che sembrano frutto di immaginazione.
Non puoi camminarci accanto senza sentirle
e quando credi d’averle addosso,
la foschia si dirada e resti sola con lo sguardo fisso dove muore il sole.
E vedi la nebbia. Al di là del lago.

SETE

Scendere e salire, ormai è tutto un divenire,
prendi lasci e poi mi giuri, ma son colpi per me duri.

Io non riesco a sostenere, per favore fammi bere.

13/11/09

ANDARE AVANTI.

Ogni giorno,
con gli occhi alla nuova ora che cresce
e il pensiero al nuovo orizzonte della sera,
riprendo il mio cammino…
e ripenso a quante volte sono caduta
e a quante altre volte sicuramente cadrò...
ma con la consapevolezza che l’importante
è essere in grado di camminare di nuovo, anche oggi…

14/09/09

FILO SPEZZATO.

E’ come se si fosse spezzato il filo.
L’hai strappato senza nemmeno accorgertene,
senza sentire il lamento.
Ho corso più che potevo, ma il tempo è stato più veloce di me
e ora non si può tornare indietro,
non si può cancellare.
La macchia rimane,
il filo può essere solo annodato,
nel folle timore che il nodo si sciolga.
Serve forza che non ho.
Oggi mi sento come quel pezzo di spago.

SEGNI DI UNA BUGIA.

Ti senti tradita nei tuoi più intimi desideri,
hai la gola arsa di grida soffocate,
gli occhi trattengono lacrime amare e non condivise.
Questa bugia ha preso il sopravvento,
e logora una serenità appena conquistata
lasciando un vuoto dentro che ti attanaglia.
Appari come non sei:
ad altri, per la paura di dover giustificare quel che nemmeno tu hai compreso;
a lui, per la paura di perderlo.

08/09/09

ROSSO

Il cuscino sopra il letto della nostra camera;
metafora di forti sentimenti;
la maglietta che indossavi quel giorno speciale;
simbolo di maturità femminile;
le tue labbra dopo un bacio pieno di passione;
orrore di una guerra consumata.
Rosso.
Ricordi.
Colore relativo.

"PER ME SEI STATO DAVVERO IMPORTANTE"

Il caso ha scelto questo luogo,
qui dove c’eravamo uniti l’ultima volta.
Come a suggerire che era tempo di chiudere un cerchio.
Avevo bisogno di farlo a cuore aperto,
di mettere nelle tue mani quelle poche parole
perché le facessi tue
e le custodissimo insieme in ricordo di noi.
Non ne eri all’altezza, mi ha sussurrato dietro un timido sorriso.
Ma è bastato guardarci negli occhi,
stringerci le mani e
ripeterti con fermezza quel che di te avevo sempre creduto.
Mi hai donato un abbraccio e un grazie forti come non mai,
in una sincerità e serenità che raramente abbiamo condiviso.
Ora, e solo ora, il cerchio si è chiuso.
E per sempre quelle poche parole
saranno il nostro segreto più grande.

04/09/09

RICHIESTE DAL CUORE

Sogno di essere
il tuo primo pensiero di ogni risveglio,
immagino in cuor mio
di poter rallegrare il tuo umore quotidiano,
aspiro a diventare
quella dolce melodia che ti culla nei momenti di solitudine,
desidero rappresentare
la tranquillità in cui rifugiarti la notte…

Permettimi di essere tutto questo per te,
mio dolce respiro.

31/08/09

ALL'ANGOLO

Ti avevano promesso la libertà in cambio di un semplice consenso,
ma ti hanno fatta schiava di quel maledetto sì.
Ogni sera ti osservo camminare su e giù per quella strada semi buia,
mentre aspetti silenziosa il tuo prossimo Caronte.
Poggi i piedi su tacchi vertiginosi
per non toccare la sporca terra in cui ti hanno portata;
vesti in maniera succinta e provocante
ma in realtà porti una corazza ben più forte sulla tua pelle;
il tuo viso è molto lontano dall’essere acqua e sapone
perché con i colori del tuo trucco esprimi la gioia che ancora non hanno saputo rubarti.
Ti guardano con disprezzo,
hanno comprato la tua vita con una bugia,
il tuo corpo è diventato il loro giocattolo.
Ma non sanno che i tuoi occhi non vedono quei volti,
che tu non senti le loro voci,
che non percepisci le loro mani su di te.
La tua anima è altrove e non potranno mai sporcarla.

06/08/09

EFFETTO DISTANZA

Fatico a respirare,
come se mi avessero tolto l'aria.
Fatico ad essere di buonumore,
come se mi avessero cancellato il sorriso.
Fatico ad uscire,
come se mi avessero portato via la voglia di divertirmi.
Ma sono certa che basterà riabbracciarti
e tutto questo svanirà in un attimo.

19/06/09

LA FINE DI UN VIAGGIO

Forse è tempo di andare.
Ho iniziato questo viaggio desiderosa di cancellare quel che non andava,
ho tentato di fare meglio e più di quel che mi spettava.
Avevo davanti agli occhi te, stella polare di mille notti,
spentasi col tempo, nella nebbia del proprio io.
Dopo tanti passi e una strada di salite, guardo indietro
e null’altro rivedo che me stessa alla partenza per questa cima.
Allor mi chiedo: “Se quella in fondo è quasi me,
io qui in cima son diventata forse quel che respingevo?”.
E ‘ tempo di andare, ora l’ho capito.

12/06/09

IL PICCOLO GIOVANNI


Era notte fonda
e solo le stelle illuminavano quel pezzo di mondo.
Ci trovammo in mezzo al nulla
e l’unico rumore attorno a noi era lo scoppiettio del fuoco.
La bambina mi venne incontro dall’angolo più buio del cortile,
tenendo legato in vita quel piccolo pargoletto di pochi mesi.
L’istinto mi ha spinta nella loro direzione
e lo scambio di un sorriso è stato naturale...
è bastato un attimo per avere voglia di stringerlo al petto.
Mi fissava con quegli occhi scuri,
per la prima volta vedeva una donna bianca
e sentiva parlare una lingua che non era la sua.
Sembrava incantato.
Una lieve e dolce melodia è uscita poco a poco dalle mie labbra,
in modo naturale lo cullavo tra le mie braccia,
come se fosse sempre stato lì.
Estraneo a piccoli gesti come una semplice canzone
si è piano piano assopito tenendo sempre lo sguardo fisso nel mio,
finchè i suoi occhi non si sono beatamente chiusi
e il mio cuore non ha traboccato di tenerezza.

10/06/09

PUNTI DI VISTA

Mille colori. E noi vediamo solo il nero.
Balli e canti. E noi ci alleniamo con l’i-pod.
Piedi nudi. E noi usiamo la patina da scarpe.
Acqua preziosa. E noi dimentichiamo il rubinetto aperto.
Luna piena. E noi abbiamo un lampione ogni venti metri.
Semplicità. E noi la chiamiamo povertà.

NOTE

Chiacchierio di sottofondo, il motore borbotta, una moto ci supera.
I rumori sono familiari,
ma la realtà in cui sono calati non è la nostra.
Osserviamo e respiriamo ogni nuova sfaccettatura
che di essi ci appare davanti agli occhi.
Improvvisamente le note di una canzone
spezzano a metà questa nuova dimensione.
E’ sinfonia di casa, ricordi di momenti speciali salgono a galla.
Impossibile frenare il canto
e nel contempo non sentire quella stretta al cuore
che rimanda il pensiero a chi ha condiviso con te quegli attimi.
Le parole escono chiare e distinte,
l’uomo accanto a me mi guarda stranito
ma i suoi occhi scrutano i miei
alla ricerca di quel che sta dietro a questa esplosione di felicità.
Mai come in questo posto questa melodia è così vera.
“Mani, prendi queste mie mani,
fanne vita, fanne amore,
braccia aperte per ricevere chi è solo”

22/04/09

IERI E OGGI.

Appari impeccabile sulla soglia di casa,
stringi la mano e nulla fai trasparire se non ostentata sicurezza.
Abbiamo già visto questa scena,
il tempo e le esperienze ci hanno portato fino a qui.
Quante volte questa piccola barca è vacillata,
sembrava affondare sotto le bufere della giovinezza,
le nostre rotte facevano impazzire questo timone.
Ora il nodo si è allentato e la corda s’è fatta più solida.
La scena si ripete, ma il temporale non insacca più queste vele.
L’ho capito da quella stretta di mano.

21/04/09

SABBIA

Sono pronta.
Ho sperato, progettato ed ormai quasi realizzato.
Manca poco, respiro a fondo e già mi perdo in altri luoghi.
Sono altrove con la testa, non smetto di pensare e
la notte sogno solo di partire.
Poi arriva la sabbia, si alza portata dal vento, offusca l’orizzonte.
La mia mente torna qua e non riesce a realizzare…
nulla è limpido come prima e ho paura a chiudere gli occhi…
potrei riaprirli e vedere la realtà.
Non posso restare, ho bisogno di partire.
Vento smetti di soffiare.
Sabbia smetti di volare.